Giuseppe Matteo Campitelli
Trieste
TS
Mi racconto

Nasce a Valle d’Istria nel 1888 e studia dapprima a Rovigno con il prof. Colpi, dal 1904 al1909 alla Scuola per Capi d’Arte a Trieste con la guida di E. Scomparini . Dal 1909 ao1913 frequenta a Vienna la “Kunstgewerbeschule” dove conosce in qualità di assistente Oscar Kokoschka. È stato artista, insegnante, critico d’arte, promotore dell’arte soprattutto giuliana attraverso l’organizzazione di mostre, specie di Arte Sacra – di taglio internazionale - a partire dal secondo dopoguerra, dopo la fondazione dell’”Associazione Belle Arti”.

Nel suo studio di via Monte Cengio si conservano opere a partire dal periodo viennese, che testimoniano una variegata quanto preziosa cultura con gli echi della Wiener Secession, delle WienerVerstaetter, dell’Art Nouveaux, tra cui primeggiano i rarissimi smalti su rame e una singolare serie di carboncini resi con una straordinaria sintesi “cubisteggiante”. Dopo la prima guerra mondiale produce ritratti e paesaggi ad olio in uno stile definibile “classico” in quanto realistico. Partecipa a mostre collettive a Tieste e in Istria (Pola). Nel contempo collabora, come critico e storico dell’arte, a diverse testate sia locali che nazionali. Fonda l’Associazione “Amici dell’Arte Sacra”. Tra il 1940 - 1945 ha delle commissioni per decorazioni in alcune chiese dell’Istria, tra cui il Seminario di Capodistria. Nella sua produzione artistica, per le tante incombenze, sostituisce all’olio l’acquerello o guaches, tecniche più rapide. Dopo l’organizzazione della mostra di artisti triestini alla galleria Trieste (oggi scomparsa) del dicembre del 1945 l’attività di promotore dell’arte e curatore di mostre, assieme a quella di critico, diventa fondamentale. Nel 1951 e nel 1966 riesce a organizzare due personali alla Sala Comunale di Trieste e nello stesso anno una mostra antologica presso il Centro Culturale Stella Matutina di Gorizia. Partecipa a mostre collettive , specie di Arte Sacra, in Italia tra cui le Quadriennali, e all’estero. Nel lungo arco di tempo fino alla morte avvenuta nel novembre del 1970, produce instacabilmente disegni acquerelli, tempere caratterizzate dall’impeto gestuale, in sintesi segniche sempre più astratte, con impennate surreali, per approdare ad un’informale materico che negli ultimi anni predilige il dialogo con la natura, le rocce del Carso, gli alberi, percepiti come entità viventi, parlanti.

Tipologia
Pittura
Temi affrontati nelle opere
Natura/Ecologia
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